Appendicite: impariamo a riconoscere i sintomi

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Appendicite, impariamo a riconoscere i sintomi 2 - Il Blog del Prof. Paolo Barillari

Nell’articolo di oggi ci occupiamo di appendicite, una patologia piuttosto comune nei ragazzi al di sotto dei 14 anni, ma che in generale può coinvolgere soggetti tra i 10 ed i 30 anni. È importante non trascurarla, bensì riconoscerne i sintomi e trattarla in modo adeguato.

Si parla di appendicite quando si verifica un’infiammazione dell’appendice. Si tratta di una piccola sacca di forma tubolare (per questo detta “vermiforme”) che si trova all’estremità inferiore dell’intestino crasso.

Esternamente è identificabile nel quadrante addominale inferiore, a destra dell’ombelico.

La sua funzione ancora non  è del tutto chiara. L’ipotesi più probabile è che in passato avesse un ruolo protettivo per l’intestino contro possibili infezioni.

L’appendice ha un lume molto più piccolo rispetto a quello intestinale, ma non assorbe nutrienti. Il tessuto linfatico di cui è composto svolge un’azione di filtro. Nel momento in cui si verifica un’ostruzione, il piccolo organo può infiammarsi e dare luogo poi a un’infezione, dovuta proprio ai batteri presenti nell’intestino.

CAUSE

Dopo l’ostruzione, il muco comincia a ristagnare, continuando ad accumularsi nell’appendice, fino a provocare l’infiammazione e l’infezione. Le cause dell’occlusione sono:

  • RISTAGNO DI MATERIALE FECALE (coproliti)
  • PRESENZA DI MATERIALE NON DIGERIBILE
  • (MOLTO RARAMENTE) PRESENZA DI UN CORPO ESTRANEO, come ad esempio i calcoli biliari

SINTOMI DI APPENDICITE

In caso di appendicite possono manifestarsi:

  • Sensazione di malessere generale
  • Disturbi digestivi
  • Febbre (37°-39°), che inizialmente può anche essere lieve
  • Dolore addominale. Si presenta come un dolore sordo che può iniziare nella zona epigastrica per poi spostarsi progressivamente, diventando più acuto, nel quadrante inferiore destro. L’intensità del dolore può essere variabile, in quanto è strettamente legata al grado di infiammazione
  • Gonfiore addominale
  • Nausea
  • Perdita di appetito
  • Vomito
  • Crampi addominali
  • Difficoltà nell’eliminare i gas intestinali
  • Stipsi o diarrea

 

 

 

COMPLICANZE IN CASO DI APPENDICITE

La complicanza più grave che può verificarsi in caso di appendicite è la cosiddetta peritonite. Questa si verifica quando l’appendice si perfora, causando l’infiammazione del peritoneo, la sottile membrana sierosa che riveste visceri e cavità addominale. Questa evenienza richiede un intervento chirurgico, spesso anche di una certa urgenza.

Un’altra complicanza, meno grave ed urgente della prima, è l’ascesso addominale. Questo è un accumulo di pus che si forma esternamente all’appendice, la cui presenza viene solitamente identificata in sede di intervento.

TRATTAMENTO

Un’infiammazione lieve può essere trattata con terapia antibiotica, ma allo stesso tempo la sua evoluzione deve essere tenuta sotto stretto controllo medico. Se i sintomi non migliorano, anzi peggiorano, è consigliabile rivolgersi ad un Pronto Soccorso.

In caso di appendicite acuta, rischio elevato di perforazione e, ovviamente, peritonite è necessario procedere con una appendicectomia.
L’intervento, effettuato in laparoscopia, prevede l’asportazione dell’appendice mediante 3 piccole incisioni, previa anestesia generale. Si tratta di un intervento risolutivo, la cui dimissione può avvenire già dopo 24-48 ore.

 

Per ulteriori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma

 

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