Ernia iatale: alcuni consigli

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Ernia iatale, alcuni consigli - Il Blog del Prof. Paolo Barillari

Qualche consiglio utile per chi soffre di ernia iatale, un disturbo piuttosto comune negli anziani e non solo.

Parliamo di ernia iatale quando la parte superiore dello stomaco risale all’interno del torace attraverso un foro chiamato iato esofageo (o diaframmatico). Questa apertura, che unisce esofago e stomaco, si trova sul muscolo del diaframma e regola il passaggio del cibo.

Nel momento in cui le pareti dello iato esofageo si rilasciano, quest’ultimo si allarga, consentendo l’erniazione dello stomaco dall’addome al torace attraverso di esso. Questa condizione, che indebolisce lo iato, può facilitare il reflusso gastroesofageo, provocando di conseguenza anche i sintomi caratteristici di quest’ultimo, quali: risalita degli acidi dello stomaco; irritazione delle mucose orali; tosse secca; disfonia; bruciore di stomaco.

Come abbiamo già detto l’ernia iatale è piuttosto comune negli anziani. Difatti, può essere associata ad una perdita di tono ed elasticità dei tessuti dovuta all’età. Ad ogni modo esistono anche altri fattori che predispongono a questa problematica:

  • Obesità e sovrappeso
  • Gravidanza
  • Fumo
  • Debolezza congenita dello iato esofageo e/o del tessuto connettivo

ERNIA IATALE: alcuni consigli

La progressione dell’ernia iatale ed il reflusso gastroesofageo che ad essa può essere associato vengono in genere trattati con l’utilizzo di farmaci antiacidi ed altri che, aumentando la pressione dello iato, agevolano lo svuotamento gastrico. Tuttavia, vi sono alcuni consigli che sarebbe bene ricordare per non aggravare la sintomatologia:

  • Non fumare
  • Evitare pasti troppo abbondanti, soprattutto a cena. Così come per il reflusso gastroesofageo, è bene evitare di mangiare troppo in un pasto solo, soprattutto a cena. Al contrario, risulta utile effettuare 5 piccoli pasti da distribuire nell’arco della giornata
  • Non andare a dormire subito dopo aver mangiato, bensì aspettare almeno 2 ore prima di sdraiarsi
  • Non consumare (o limitare) i cibi irritanti; caffè; tè; bevande gassate; alcool; cioccolato, agrumi, pomodori, menta, insaccati, carne affumicata, formaggi grassi e stagionati
  • Mantenere il peso nella norma. Essere in sovrappeso fa aumentare la pressione intraddominale, premendo sullo stomaco e favorendo, quindi, il disturbo. Perdere i chili in eccesso e fare una moderata attività fisica è il primo passo per migliorare tale condizione
  • Fare attività fisica in modo moderato ma regolare aiuta anche a tenere sotto controllo il peso

Nel caso la terapia medica non funzionasse o insorgessero delle complicanze pericolose, è necessario intervenire mediante la cosiddetta fundoplicatio laparoscopica, un intervento chirurgico mini-invasivo che ha lo scopo di ridurre l’ernia ed eliminare il reflusso in maniera risolutiva.

 

Per ulteriori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma, dove è presente il Reparto di Chirurgia delle Ernie

Per un consulto medico, compila il form “Contatta il Professore” presente nell’articolo

 

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