Polipi dell’intestino: quando è necessario asportarli?

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Polipi dell'intestino, quando è necessario asportarli

Spesso i polipi dell’intestino non presentano alcun sintomo, per questo possono essere scoperti per caso durante degli esami radiologici o endoscopici effettuati per altre ragioni. È sempre necessario asportarli? Qualche informazione in più nell’articolo di oggi.

I polipi intestinali sono piccole escrescenze che si sviluppano sulla mucosa interna del colon e del retto. Questi hanno una forma simile ad un fungo e sporgono verso il lume interno del canale intestinale.

La maggior parte dei polipi sono benigni. Tuttavia, molti tumori del colon-retto derivano dalla trasformazione in senso maligno proprio di alcuni polipi benigni, in particolare di quelli adenomatosi. Questi, di cui solo una piccola percentuale si trasforma in neoplasia maligna, possono costituire lesioni precancerose.

CAUSE DEI POLIPI DELL’INTESTINO

In realtà, non ben sono note le cause che portano alla formazione dei polipi. Tuttavia, sappiamo che esistono alcuni fattori che possono predisporre la loro comparsa, quali:

  • Età. Nella maggior parte dei casi si sviluppano dopo i 50 anni
  • Familiarità per la patologia
  • Malattie infiammatorie croniche del colon-retto (Morbo di Crohn, Rettocolite ulcerosa)
  • Fumo
  • Obesità
  • Dieta troppo ricca di carni rosse e grassi saturi
  • Sedentarietà
  • Abuso di alcool

SINTOMI

Nonostante i polipi dell’intestino spesso non diano alcun sintomo della loro presenza, esistono due campanelli d’allarme a cui possiamo fare attenzione:

  • un cambiamento significativo delle proprie abitudini intestinali che si prolunga per qualche settimana, senza un apparente motivo
  • la presenza di sangue o muco nelle feci

DIAGNOSI

Come già detto, di solito i polipi dell’intestino sono di natura benigna e possono non provocare sintomi. Proprio per questa ragione generalmente vengono scoperti in maniera del tutto casuale, tuttavia è importante identificarli precocemente ed asportarli in caso siano ritenuti sospetti.

La colonscopia consente di avere non solo una identificazione tempestiva, ma anche una diagnosi corretta e accurata della natura di queste formazioni intestinali. In molti casi, contestualmente all’esame stesso, è possibile effettuare l’immediata asportazione del polipo.

La Divisione Endoscopica della Clinica Villa Mafalda si avvale di strumenti Olympus GIF 190 HQ EVIS X1V di ultima generazione dotati di sistema di Intelligenza Artificiale CADe (Computer-Aided Detection) e schermi 4k, grazie ai quali è possibile risolvere, in una sola seduta, numerose patologie che in passato necessitavano della chirurgia tradizionale.

TRATTAMENTO

Dato che non esiste un modo infallibile per prevedere se un polipo diventerà maligno, è sempre consigliabile la loro asportazione.

In caso di polipi intestinali di grandi dimensioni potrebbe essere necessario effettuare più di un intervento. In altri casi, per la loro posizione o dimensione, potrebbero dover essere asportati mediante un intervento chirurgico endoscopico.

La ricorrenza dei polipi dell’intestino è piuttosto insolita. Tuttavia i fattori che hanno portato alla loro formazione sono ancora presenti, quindi almeno il 30 % delle persone che ne hanno sofferto potrebbero svilupparne di nuovi. Per questa ragione è fondamentale effettuare esami regolari e periodici.

PREVENZIONE

Una dieta ricca di fibre associata ad una moderata e regolare attività fisica svolgono un ruolo protettivo e di prevenzione dei polipi intestinali.
La ricerca di sangue occulto nelle feci è fondamentale per la prevenzione del tumore del colon.

Per questa ragione è consigliabile sottoporsi a una colonscopia a partire dai 50 anni, da ripetere ogni 10 anni. È, invece, opportuno che chiunque abbia avuto casi di tumore al colon nella propria famiglia inizi lo screening già a partire dai 40 anni. Lo stesso discorso vale per chi soffre di Poliposi Adenomatosa Familiare, una malattia genetica caratterizzata dalla formazione di numerosi polipi in diverse sedi dell’intestino.

Per ulteriori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma

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