Breath Test per Lattosio

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Breath Test per Lattosio - Il Blog del Prof. Paolo Barillari

Il Breath Test per Lattosio è un esame diagnostico non invasivo, ma molto efficace, per individuare una eventuale intolleranza al lattosio o malassorbimento intestinale di questo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati.

INTOLLERANZA AL LATTOSIO E SINTOMI

L’intestino, al fine di poter assorbire il lattosio, ha bisogno di un enzima, chiamato lattasi, che è in grado di metabolizzarlo. In assenza di lattasi possono manifestarsi sintomi, quali:

  • FLATULENZA
  • METEORISMO
  • DISTENSIONE ADDOMINALE
  • DIARREA
  • CRAMPI

È importante sottolineare che la sintomatologia gastrointestinale che caratterizza l’intolleranza al lattosio è comune anche ad altri disturbi come:

Per questa ragione il Breath Test per Lattosio è un esame molto efficace per individuare l’intolleranza ed escludere, quindi, altre patologie a carico gastroenterico.

PREPARAZIONE AL ”Breath Test per Lattosio”

Per effettuare il Breath Test è opportuno seguire scrupolosamente le indicazioni del medico. In particolare, è necessaria, quando è possibile, la sospensione dai farmaci (ad esclusione di quelli per il cuore e la pressione) nelle 12 ore precedenti l’esame. Inoltre, almeno 15 giorni prima bisogna sospendere l’uso di:

  • ANTIBIOTICI
  • LASSATIVI
  • PROBIOTICI (ad eccezione del latte di mandorla, riso e soia)

Altre indicazioni da seguire per poter effettuare il test sono:

  • Che non sia in corso una diarrea importante
  • Essere a digiuno dalle 21.00 della sera precedente il test e non fumare
  • Il giorno dell’esame bisogna arrivare a digiuno, senza aver fumato, né fatto attività fisica

COME SI ESEGUE IL ”Breath Test per Lattosio”

Prima di iniziare viene raccolto un primo campione di aria, emessa in un sacchetto di plastica. Il paziente deve, quindi, assumere uno specifico quantitativo di lattosio.

L’esame ha una durata di 4 ore, durante le quali vengono raccolti, a intervalli regolari, altri campioni di aria espirata. In assenza dell’enzima in grado di metabolizzare il lattosio, nell’intestino s’innescano dei processi di fermentazione, i quali aumentano la produzione di idrogeno rilevabile, quindi, nell’aria emessa.

Il test risulta positivo se si registra un picco di idrogeno superiore ai valori rilevati prima dell’inizio dell’esame. In base all’ampiezza del picco di idrogeno è possibile classificare un’intolleranza al lattosio:

  • LIEVE
  • MODERATA
  • GRAVE

ALCUNE CONSIDERAZIONI

Dal momento in cui viene diagnosticata l’intolleranza al lattosio, è fondamentale imparare a leggere scrupolosamente le etichette di qualsiasi cosa si decida di ingerire. Infatti, il lattosio è molto utilizzato come conservante nell’industria alimentare, nonché come eccipiente in molti farmaci.

La quantità che può essere tollerata senza sintomi varia a seconda della persona. È possibile, quindi, non eliminare del tutto il consumo di alimenti contenenti lattosio, preferendo, ad esempio, yogurt e formaggi stagionati, come il grana, che hanno delle quantità molto ridotte di lattosio.

 

Per informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma 

www.BreathTestLattosio/VillaMafalda

 

 

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