Museo della Storia della Medicina

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paolo barillari storia della medicina

Dove la Storia della Medicina è resa interessante ovvero al Museo

Fondato nel 1938 da Adalberto Pazzini, il Museo di Storia della Medicina conserva una ricca collezione di oggetti, in gran parte originali, che permettono di ricostruire l’evoluzione del sapere e delle pratiche della medicina dalla preistoria alla rivoluzione genomica.

Il percorso museale è articolato su tre piani:

  • piano seminterrato: accoglie ricostruzioni di ambiente: la spezieria e la bottega dell’alchimista;
  • primo piano: propone un percorso dalla preistoria al XVII secolo, attraverso l’illustrazione della medicina delle civiltà antiche del bacino del Mediterraneo e del Medioevo;
  • secondo piano: descrive il passaggio dalla medicina sperimentale alle recenti sfide della biomedicina, della medicina genomica e delle relative applicazioni tecnologiche.

Il nucleo principale delle collezioni tuttora fruibili risale, in gran parte, agli anni che vanno dalla fondazione del Museo, in cui gli oggetti erano ‘ammassati’ in due locali sotterranei dell’Istituto di Igiene, al 1954, anno dell’inaugurazione della nuova ed attuale sede, in Viale dell’Università 34/a. Si tratta di un nucleo originario composto da oggetti concernenti la storia della medicina, strettamente legati alla figura di Pazzini, arricchito, nel dopoguerra, da nuove e importanti acquisizioni. Prima fra tutte, nel 1947, quella appartenuta al cantante lirico Evan Gorga  (1865 – 1957), che ancor oggi costituisce il nucleo di oggetti più preziosi. Si tratta di reperti antichi e moderni, le cui categorie di maggior rilievo sono costituite da vasi di farmacia, albarelli e idrie appartenenti a manifattura italiana di diversa provenienza, tra cui Faenza, Deruta, Caltagirone, Cafaggiolo; farmacie portatili eseguite con rara perizia artigiana tra il XVII e il XIX secolo; oggetti attinenti all’igiene; vetrerie alchemiche e farmaceutiche; ferri chirurgici destinati alla chirurgia generale, all’odontoiatria, all’ostetricia; alfonsini del XVI sec. per l’estrazione dei proiettili delle armi da fuoco; strumenti di contenzione, microscopi dei secoli XVII-XIX di cui alcuni lavorati a mano, strumenti scientifici vari, quadri, mobili ed un’importante collezione di ex-voto del periodo romano.

Fanno inoltre parte del patrimonio del Museo la collezione Sarnelli, in gran parte composta da piante medicinali, e la collezione Neuschuller comprendente principalmente vasi da farmacia e strumenti oculistici. Alcuni reperti relativi all’arte dell’imbalsamazione costituiscono un deposito permanente dal Museo Egizio di Torino, di oggetti testimonianti l’antica civiltà egizia.

Consiglio vivamente un giro per questo Museo atipico ma estremamente interessante, non solo per chi svolge la professione medica ma per tutti.

SITO WEB DEL MUSEO: https://web.uniroma1.it/museostoriamedicina/

 

Prof. Paolo Barillari

Casa di Cura Villa Mafalda Roma

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