Prolasso della vescica: sintomi e fattori di rischio

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Prolasso della vescica, sintomi e fattori di rischio - Il Blog del Prof. Paolo Barillari

Un prolasso della vescica ad uno stadio lieve può anche essere asintomatico. Vediamo quali possono essere i fattori di rischio predisponenti e quale sintomatologia può manifestarsi in fase avanzata.

Quando la vescica scivola verso il basso dalla sua sede anatomica, siamo in presenza di un disturbo chiamato cistocele o prolasso vescicale. Si tratta di una problematica associata all’indebolimento della muscolatura pelvica, in particolare della fascia di tessuto connettivo che separa per l’appunto vescica e vagina. Nel momento in cui questa fascia vescico-vaginale cede, la vescica perde il suo sostegno, scendendo fino ad invadere la vagina. Tali condizioni determinano il prolasso della vescica, che può essere classificato secondo 3 diversi gradi:

  • – La vescica raggiunge la parete vaginale anteriore, protrudendo verso di essa in maniera lieve
  • II° – La vescica protrude verso la parte esterna della vagina
  • III° – La vescica fuoriesce completamente dalla vagina

PROLASSO DELLA VESCICA: sintomatologia

Come abbiamo detto nell’incipit, in genere un prolasso della vescica ad uno stadio lieve, come il primo o anche il secondo grado, può anche non presentare alcun sintomo. Al contrario, quello di terzo grado può manifestarsi con una sintomatologia che comprende:

  • Dolori pelvici e addominali durante la minzione o anche i rapporti sessuali
  • Urgenza a urinare con conseguente perdita involontaria di urine
  • Sensazione di incompleto svuotamento della vescica
  • Sensazione di pressione o di peso a livello pelvico e vaginale
  • Perdita di urine durante i rapporti sessuali
  • Protrusione della vescica, con aumento dei fastidi sopra citati, quando si tossisce, si fa uno sforzo o si solleva un carico
  • Infezioni urinarie

FATTORI DI RISCHIO

Il prolasso vescicale è dovuto principalmente ad un cedimento dei fasci muscolari che compongono il pavimento pelvico. A sua volta la perdita di sostegno associato all’indebolimento può essere determinato da:

  • Predisposizione genetica
  • Invecchiamento
  • Menopausa. In questo periodo vengono a mancare gli estrogeni, ossia proprio quegli ormoni che rafforzano il pavimento pelvico
  • Gravidanze multiple
  • Parto naturale (o vaginale)
  • Sovrappeso e obesità
  • Sforzi eccessivi dovuti al sollevamento di carichi pesanti
  • Stipsi e tosse croniche
  • Isterectomia (ossia l’intervento di rimozione dell’utero)

Per ulteriori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma

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