Tumore prostatico: campanelli di allarme

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Tumore prostatico, campanelli di allarme - Il Blog del Prof. Paolo Barillari

Il tumore prostatico è tra le neoplasie più semplici da diagnosticare e trattare, a patto che questo venga individuato tempestivamente. Nell’articolo di oggi scopriamo quali sono i campanelli di allarme che dovrebbero spingerci a contattare uno specialista.

La prostata è una ghiandola fibromuscolare, il cui compito è quello di secernere il liquido prostatico. Quest’ultimo rappresenta uno dei costituenti del liquido seminale, che contiene degli elementi in grado di aumentare non solo la sopravvivenza degli spermatozoi ma anche la loro motilità.

Nelle fasi iniziali, il tumore prostatico può procedere in modo lento e soprattutto può essere asintomatico. Diagnosticarlo precocemente fa sì che questo rimanga circoscritto e possa essere eliminato, limitando così ulteriori danni.

Per questa ragione a partire dai 45 anni è opportuno sottoporsi a controlli periodici e regolari e adottare uno stile di vita sano. Difatti, una dieta ricca di grassi saturi e povera di frutta, verdura e cereali integrali rappresenta un fattore di rischio che, insieme all’obesità e alla sedentarietà, aumenta il rischio di insorgenza della neoplasia.

Inoltre, qualora in famiglia ci fossero altri casi di cancro alla prostata, sarebbe consigliabile cominciare ad effettuare gli opportuni controlli già a 40 anni.

Come abbiamo appena detto, inizialmente questo tipo di tumore può non dare alcun sintomo. Solo nelle fasi più avanzate della malattia si presentano sintomi urinari, che possono in realtà essere associati anche a problemi diversi dal tumore.

Un esempio è l’iperplasia (o ipertrofia) prostatica benigna, una problematica che si verifica quando la porzione centrale della prostata aumenta di volume a causa dell’incremento del numero di cellule. Tale condizione provoca la compressione dell’uretra, il canale che dalla vescica trasporta all’esterno l’urina, la cui normale emissione viene pertanto ostacolata.

TUMORE PROSTATICO: campanelli d’allarme

Nonostante il carattere asintomatico del cancro alla prostata, esistono alcuni campanelli di allarme che non dovrebbero essere sottovalutati. Al contrario, dovrebbero suggerirci che è il momento di rivolgersi ad uno specialista. Vediamo quali sono nel dettaglio:

  • Sensazione di non riuscire a urinare in modo completo
  • Difficoltà al momento di cominciare a urinare
  • Pollachiuria, bisogno di urinare spesso
  • Dolore/bruciore durante la minzione
  • Ematuria, ossia presenza di sangue nelle urine o nel liquido seminale
  • Senso di peso nella zona retto-vescicale

 

Per maggiori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma

Per un consulto medico, compila il form “Contatta il Professore” presente nell’articolo

 

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